Come Lavare i Denti: Consigli e Prodotti per l'Igiene Orale

Bellezza

1180

Immagine di gpointstudio su Freepik

Lavare i denti è un’azione che dovremmo compiere almeno due o tre volte al giorno: sei sicuro di saperlo fare per bene? Ad esempio, in tantissimi si lavano i denti la mattina appena svegli, ancora prima di colazione, per contrastare un alito sgradevole; in realtà, questo serve poco per la salute e il mantenimento di denti sani.

Vediamo insieme, allora, qual è il modo migliore per lavare i denti e, magari, farsi fare i complimenti dal dentista al prossimo controllo annuale. Cominciamo?

Come lavare i denti? Tutti gli step per un’igiene orale da manuale

Ovviamente per lavare i denti, bisogna usare uno spazzolino da denti, che sia da utilizzare a mano o elettrico – vediamo più avanti nell’articolo le differenze tra i due strumenti.

Spazzolare i denti, come dicevamo, è il modo principale per eliminare i residui di cibo    , evitando che si formino carie, placca o altri disturbi più seri; bisognerebbe lavarsi i denti dopo ogni pasto, quindi almeno tre volte al giorno, spazzolando per almeno 3 minuti.

Se ti sei mai chiesto come fare esattamente, allora devi conoscere la tecnica di Bass modificata: consiste nel far ruotare ripetutamente lo spazzolino dalla gengiva verso il dente. Devi porre lo spazzolino in maniera parallela rispetto ai denti, ruotandolo affinché le setole formino con questi un angolo di 45°. A questo punto è sufficiente spazzolare in direzione dalla gengiva verso il dente, ripetendo il movimento 4-5 volte per dente.

Ricorda anche di:

  • spazzolare anche l’interno della dentatura, non solo l’esterno
  • pulire anche la lingua e le guance, zone in cui si depositano i batteri
1180

Immagine di Freepik

Strumenti per lavare i denti: oltre lo spazzolino

Appena parliamo di lavare i denti tutti pensano agli spazzolini: è giusto, naturalmente, ma esistono molti altri strumenti. Facciamo insieme una rapida carrellata: quanti strumenti conoscevi?

  1. Lo spazzolino manuale: ne esistono davvero di tanti tipi, da quello ecologico con testina intercambiabile a quello modellato per pulire anche la lingua. Naturalmente bisogna fare attenzione al tipo di setole più adatte alla nostra dentatura, ma in generale sarebbe meglio scegliere uno spazzolino con la testina di grandezza inferiore ai 2,5 cm di lunghezza e 1 cm di larghezza: in questo modo sarà più facile raggiungere anche le superfici dei denti più difficilmente accessibili. Ricorda di sostituirlo ogni tre mesi o anche meno, a seconda del grado di usura.
  2. Lo spazzolino elettrico: non è in assoluto migliore di quello manuale, ma è decisamente più facile da utilizzare; con uno spazzolino elettrico, infatti, puoi pulire quei punti della bocca più difficili da raggiungere con uno manuale. Per usarlo correttamente ricorda di posizionare la sua testina rotonda parallela ai denti all’altezza del bordo delle gengive. Dopo di che, fai scorrere semplicemente lo spazzolino lungo il solco: muoviti lentamente, rimanendo su ciascun dente per alcuni secondi.
  3. Il filo interdentale: grande amico dei denti, ma molto sottovalutato. Andrebbe utilizzato almeno una volta al giorno in modo da pulire bene gli spazi tra i denti che non possono essere raggiunti dallo spazzolino. Fai così: prendine un pezzo bello lungo, diciamo 40cm circa, e arrotolalo in cima e in fondo sui due diti medi, in modo da poterlo muovere agevolmente avanti e indietro; attenzione però a non fare movimenti troppo violenti per non danneggiare le gengive
  4. Lo scovolino: è quel “spazzolino strano” diciamo, composto da un manico di plastica e delle setole sintetiche disposte a spirale. È molto utile per chi ha degli spazi interdentali particolarmente ampi oppure per chi indossa le protesi fisse, rimuovendo la placca batterica in zone appunto troppo ampie per l’azione dello spazzolino
  5. Il dentifricio: in coppia a spazzolini e affini troviamo il dentifricio che, non tutti sanno, è un coadiuvante della pulizia dei denti e non un detergente fondamentale, perché è l’azione di spazzolamento a eliminare realmente la placca.
  6. Il collutorio: ultimo, ma non per utilità, c’è il collutorio, utilissimo per la sua azione rinfrescante e antibatterica. Attenzione, però, a non farne un uso continuo e prolungato, poiché a lungo andare diminuisce l'efficacia e comporta a volte la comparsa di macchie transitorie sui denti.

E i prodotti per sbiancare i denti, non li vogliamo citare?