Le farmacie CEF e la sostenibilità: il progetto Rimba Raya

Mondo CEF

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Sostenibilità e cambiamento climatico: sappiamo bene ormai come questi due argomenti non possono restare al di fuori delle realtà aziendali, perché ci riguardano troppo da vicino per non fare la nostra parte. Abbiamo pensato allora come cooperativa di aiutare le nostre farmacie a rivolgersi al partner giusto, selezionando un’azienda di cui fidarsi. L’idea è quella di compensare le proprie emissioni acquistando crediti di carbonio certificati, collegati a progetti orientati al miglioramento delle condizioni economiche, sociali e ambientali delle comunità in cui vengono implementati. Scopriamo insieme di che si tratta.

Green Future Project: il nostro partner nell’avventura della sostenibilità

Per guidarci in questa avventura abbiamo scelto di appoggiarci a chi ha fatto di questo tema il suo scopo: così abbiamo deciso di collaborare con Green Future Project, un’azienda B-Corp, nata con l’obiettivo di supportare le aziende nell’implementazione della loro strategia ESG attraverso soluzioni tecnologiche e innovative end-to-end per la sostenibilità aziendale.

Nella pratica, cosa significa? Vuol dire coinvolgere tutti gli attori che sono interessati a fare la loro parte per mitigare il cambiamento climatico, mettendo in comunicazione aziende e consumatori con progetti che siano finanziati dai primi, creando coinvolgimento anche per i secondi.

GFP inoltre mette a disposizione una piattaforma che permette a chiunque di investire in progetti ambientali e monitorarne in tempo reale l’impatto. In questo modo si propone di semplificare l’accesso a soluzioni mirate a rallentare l’impatto del cambiamento climatico sfruttando il potere dell’azione collettiva.

Proteggere la riserva Rimba Raya: il nostro progetto del cuore

Tra tutti i progetti di GFP, rispetto la nostra sensibilità abbiamo una particolare attenzione per la situazione della riserva di Rimba Raya in Indonesia. La riserva, situata vicino al parco nazionale Tanjung Puting, svolge un ruolo essenziale per la conservazione dell’intero ecosistema: funziona come zona cuscinetto tra le aree protette, la foresta tropicale e l’industria di olio di palma.

Oggi ha una superficie di 47mila ettari di terreno, ma il progetto di conservazione ha lo scopo di espandere la riserva al fine di sottrarre ulteriori porzioni di foresta a disboscamento programmato per la creazione di monocolture da palma da olio.

La parte indonesiana dell’isola del Borneo ha perso 6,3 milioni di ettari della sua originaria copertura forestale negli ultimi vent’anni, che corrisponde a circa il 35% della superficie, proprio per la creazione di piantagioni di palma da olio [Fonte: Center for International Forestry Research (CIFOR)].

Il problema sta nel fatto che le monocolture intensive – quali le piantagioni di palma da olio – sono gravemente dannose per gli ecosistemi, perché oltre ai danni ambientali dovuti alla deforestazione (come, ad esempio, il rilascio di anidride carbonica addizionale in atmosfera), alterano i naturali equilibri tra flora e fauna, mettendo a rischio di estinzione la biodiversità locale.

Nella pratica, coinvolgendo direttamente la comunità locale, le attività di progetto comprendono anche la messa a dimora di mangrovie, generando così un impatto positivo sull’occupazione ed aiutando un ecosistema così prezioso a rigenerarsi.


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Gli hotspot di biodiversità e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Ma perché proprio quella zona merita un’attenzione così particolare? Devi sapere che il Borneo indonesiano, regione in cui si trovano la riserva di Rimba Raya e la foresta del Kalimantan Centrale, è un vero e proprio hotspot di biodiversità. Che vuol dire? Si tratta di una zona caratterizzata da un altissimo livello di biodiversità, ma al tempo stesso è minacciata da perdita di habitat, dagli effetti negativi del cambiamento climatico ed estinzione delle specie presenti. 

L’importanza del progetto di Rimba Raya per il pianeta, e ai nostri occhi ovviamente, è accresciuta dalla sua capacità di rispondere a tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite posti dal programma ONU Agenda 2030, sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (detti SDGs, dall’inglese Sustainable Development Goals) rappresentano gli obiettivi che la comunità globale si è data su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo sociale, economico e ambientale, che devono essere considerati in maniera integrata, nonché ai processi che li possono accompagnare e favorire in maniera sostenibile.