Vita all’aria aperta con i bambini: una piccola guida per aiutarli

Salute

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Che gioia portare i bambini a giocare al parco, oppure in gita in montagna o al mare: corse, salti, risate e soprattutto la scoperta di un ambiente ricco di colori, profumi e novità.

Certo, a volte può capitare che i nostri bambini cadano, oppure si sbuccino un ginocchio o che un insetto li punga. Queste possibilità, che possono accadere, generalmente non creano problemi ma possono preoccupare i bambini generando un senso di paura e preoccupazione che rischia di rovinargli la giornata.

Scopriamo insieme cosa fare in ogni situazione, in modo da essere sempre pronti per ogni necessità.

Stare all’aria aperta è un toccasana per i bambini

Andare al parco dopo scuola, oppure giocare sotto casa con gli amici – per chi ha la fortuna di poter giocare in cortile – sono dei momenti fondamentali per il benessere dei bambini.

Questo non solo perché li diverte, ma soprattutto perché aiutano lo sviluppo psicofisico del bambino, favorendo:

  • Dal punto di vista fisico la mobilità degli arti, la coordinazione e l’equilibrio
  • Riduce il carico di ansia che un bimbo potrebbe avere, magari legato alla scuola
  • Migliora la fantasia, l’apertura mentale, la creatività
  • Aiuta a costruire l’autonomia del bambino, che si mette alla prova tramite il gioco e l’esplorazione e inizia a conoscere i suoi limiti
  • Migliora la sua salute in generale

Sembrerà controintuitivo a molti genitori, ma non è all’esterno che si ammala più facilmente un bambino: come leggiamo sul sito web del Gruppo San Donato si ammala molto più frequentemente in luoghi chiusi, con temperature interne elevate e pochi ricambi d’aria.

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E se succede qualcosa? Curiamo insieme piccole ferite e punture

E se il mio bambino cade e si fa male? Oppure viene punto da un insetto e scoppia a piangere? Forse lo avrete già capito dal paragrafo sopra: fa parte del “gioco della crescita” anche scoprire che ci si può far male.

Certo, non stiamo parlando di ferite serie che debbano farci preoccupare – giustamente – ma di piccole abrasioni o simili che possiamo risolvere i quattro e quattr’otto per poi tornare a giocare insieme.

1.     Come trattare le punture di insetti?

  • prima di tutto bisogna capire l’intensità della reazione che stanno scatenando sul vostro bambino. Se si tratta di semplice prurito con la comparsa di un ponfo è più che sufficiente una crema contro le punture di insetti (che svolge una funzione antinfiammatoria quindi non steroidea): chiedi magari al farmacista se la crema che utilizzi tu solitamente possa andare bene anche per i bambini prima di utilizzarla
  • Meglio invece non utilizzare creme antistaminiche perché molto spesso inducono una forte reazione ai raggi solari, peggiorando la situazione
  • Nel caso l’infiammazione sia estesa e dolorosa è bene consultare il medico e proteggere la zona interessata dalla puntura con una leggera fasciatura, anche per facilitare l’assorbimento della crema che vi indicherà

È importante anche lavorare sulla prevenzione: nessun bambino ama essere punto, perciò possiamo aiutarlo con poche indicazioni a fare in modo che non accada.

2.     Come gestire le abrasioni?

Un ginocchio sbucciato, una qualche ferita perché è scivolato o perché ha cercato di arrampicarsi su un albero: sono tante le occasioni per un bambino per procurarsi un’abrasione in un parco giocando con gli amici.

Se succedesse, niente paura, bastano poche mosse per sistemare la situazione:

  • Ripulisci bene la ferita da eventuali sassolini, polvere e altro sporco utilizzando dell’acqua, meglio se corrente
  • Una volta a casa è bene disinfettare sia la cute integra attorno alla ferita che la ferita stessa. Purtroppo non sarà un momento così piacevole, ma è bene non lesinare sul disinfettante per essere sicuri di aver pulito bene la ferita
  • Un semplice trucco che può aiutare è di non utilizzare il cotone, come verrebbe in mente a tutti, ma utilizzare una garza sterile; il cotone, infatti, potrebbe perdere qualche pelucchio sulla ferita, mentre con la garza non si corre questo rischio
  • Infine, applica un cerotto per evitare che la ferita si infetti