Cosa Mangiare in Inverno: Cibi per quando fa più freddo

Alimentazione

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Immagine di Freepick

Inverno per molti di noi fa rima con zuppe, risotti, arrosti e dolci gustosi.

Se ci pensi, infatti, sembra che ci siano piatti “invernali” più adatti alla stagione di altri: non ti verrebbe mai in mente di mangiare una bella zuppa fumante in piena estate giusto? È interessante sapere che non è solo una questione di gusto, soggettiva, ma è la nostra fisiologia stessa che ci spinge in questa direzione.

Vediamo insieme in che modo il nostro corpo ci spinge verso cibi più ricchi e pesanti e perché – ottima notizia per i buongustai – è giusto così.

Nutrienti necessari per una vita sana durante l'inverno

Sono proprio le condizioni “ambientali” dell’inverno che spingono per modificare la nostra dieta: con l’arrivo del freddo abbiamo bisogno di una dieta più sostanziosa del solito, che aiuti il nostro corpo ad accumulare maggiori energie.

C’è anche la maggiore probabilità di ammalarsi da considerare: molte malattie stagionali, come l’influenza, ci colpiscono più facilmente in inverno perché passiamo molto tempo in ambienti chiusi; perciò bisogna rafforzare anche il nostro sistema immunitario tramite una corretta alimentazione.

I piatti che ci sono utili in questo periodo sono quelli più ricchi e caldi, che sostengono i processi di termoregolazione del nostro organismo aiutandoci a produrre più energia che poi viene “spesa” dal corpo sotto forma di calore.

Una buona scelta possono essere le zuppe e le minestre, oppure paste in brodo e risotti; meglio ancora se abbiniamo questi piatti a legumi come lenticchie, fagioli e ceci che hanno un alto apporto di ferro, nutriente utilissimo per contrastare la sensazione di stanchezza.


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Verdure e frutta di stagione: cosa troviamo d’inverno?

Per quanto riguarda invece il rafforzamento del sistema immunitario, come sempre ci vengono in aiuto verdure e frutta di stagione: troviamo un grande apporto di vitamina A in verdure come broccoli, zucca, carote, tarassaco e radicchio; la vitamina E in frutta secca come noci, nocciole e mandorle; infine troviamo la vitamina C, dalle note proprietà antiossidanti in frutti come gli agrumi e il kiwi, ma anche in cavolo, cavolfiore e cavolini di bruxelles.

In particolare gli agrumi (comprendendoli tutti: limoni, arance, mandarini, clementine, pompelmi) grazie alla combinazione tra la vitamina C e gli antociani, svolgono un’azione protettiva sulle cellule e sul sistema immunitario; sono ottimi da assumere anche sotto forma di spremuta, avendo cura di berla fresca e non mantenendola a riposo per giorni.

Ricorda però che mangiare cibi più ricchi non vuol dire lasciarsi andare a un’alimentazione sregolata o esagerata: non cedere alla tentazione di cibi troppo grassi – almeno non d’abitudine, nei giorni delle feste non c’è niente di male a godersi un pasto abbondante, proprio perché eccezionale - e cerca di limitare i dolci, come già fai durante il resto dell’anno.

Attenzione a cosa beviamo

Un altro aspetto forse poco considerato è quanto si beve o meno, sia acqua che alcol; ti sembra una correlazione strana? Ora capirai meglio.

Le basse temperature riducono il senso della sete perché non abbiamo così bisogno dell’acqua per abbassare la temperatura corporea (come invece avviene d’estate), ma aumenta così il rischio di disidratazione, soprattutto negli anziani che già solitamente bevono meno.

Al contrario, il freddo stimola, almeno psicologicamente, un maggior consumo di alcolici a partire dal vino fino ai superalcolici, ma anche questo è un fattore che aumenta il rischio di disidratazione, non il contrario.

Ecco perché questi due fattori sono da considerare insieme, perché sono le due facce di una stessa medaglia:

  • Ricorda di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, magari anche attraverso bevande calde, meglio se non zuccherate
  • Limita il consumo di alcol: se durante Natale e Capodanno un brindisi è sacrosanto, non significa che abbiamo il via libera per esagerare anche in tutto il resto dell’inverno