Cambio di Stagione: Sintomi, Quanto Dura e Cosa Prendere

Salute

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Quest’anno il cambio di stagione si fa attendere: il freddo arriva o non arriva? Nel frattempo inizia ad esserci invece un certo sbalzo termico tra notte e giorno e, in alcune zone d’Italia, tra luoghi soleggiati e altri in ombra. Cambia il paesaggio, cambiano le nostre abitudini, dato che salutiamo le attività più spensierate all’aria aperta tipiche dell’estate e torniamo al chiuso, cambiano i ritmi di vita, che tornano ad essere più serrati: insomma, un periodo che può generare stress, sia per le nostre difese immunitarie, sia dal punto di vista psicologico.

Quali sono i sintomi del cambio di stagione? Quanto dura?

Ci sono persone che, per predisposizione, sentono maggiormente gli effetti del cambio di stagione e altre un po’ meno. Senza entrare nelle casistiche di patologie più serie, quale possono essere i disturbi affettivo stagionali, vediamo quali sono i sintomi a cui si va incontro:

  • ansia e cattivo umore: le giornate si accorciano e cambiano le ore di luce di cui godiamo nella giornata, cosa a cui non diamo grande importanza ma ha grande impatto sul nostro umore. Questo succede perché la luce solare influisce sulla produzione della serotonina, neurotrasmettitore fondamentale nella regolazione del tono dell’umore; se ci sono meno ore di luce, il nostro corpo avrà bisogno di tempo per adattarsi a questo cambiamento
  • insonnia: ugualmente, è legata al diminuire delle ore di luce; questo causa una minor produzione di melatonina e anche in questo caso serve tempo per adattarsi alle nuove condizioni
  • disturbi gastrici: ci sono molti aspetti collegati l’uno all’altro che portano a una maggiore acidità di stomaco, o comunque una cattiva digestione. Gli sbalzi di temperatura, i ritmi che tornano a farsi più serrati con meno tempo per il pranzo e maggior sedentarietà, ma anche la scelta di cibi più grassi e pesanti dato l'avvicinarsi del freddo: tutti questi fattori, messi insieme, creano le condizioni perché si creino problemi di digestione

Fino ad oggi non sembra possibile prevenire la comparsa di questi sintomi, ma possiamo aspettarci che passino in un periodo di tempo limitato, diciamo entro un mese per dare un’idea di quella che è la linea generale: dobbiamo aspettare che il nostro corpo si adatti al cambiamento dell’ambiente esterno.

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Cosa prendere durante il cambio di stagione

Se è vero che i sintomi vanno a scemare in maniera naturale, non vuol dire che dobbiamo necessariamente adeguarci a soffrirne senza far nulla.

Cominciamo con le buone pratiche:

  1. curiamo l’alimentazione, cercando di respingere la voglia di cibi sempre più grassi magari aggiungendo qualche spuntino in più nel corso della giornata
  2. riprendiamo l’attività fisica abbandonata prima delle vacanze: abbiamo dedicato recentemente un articolo proprio ai benefici dell’attività fisica
  3. cerchiamo di dormire almeno otto ore: il buon riposto influisce moltissimo non solo sulla giornata successiva, ma anche sul benessere psicologico nel lungo periodo

Se questo non fosse sufficiente, possiamo sempre ricorrere a degli integratori uniti all’azione dei probiotici per sostenere il nostro fisico in questo momento delicato. Per esempio, se non dormiamo bene per una settimana di fila, rischiamo di instaurare un circolo vizioso che porta a un umore ancora più basso, a una minor cura dell’alimentazione e uno stato di ansia maggiore. 

  • Gli integratori per il cambio di stagione contengono comunemente alcune vitamine, generalmente dei gruppi D, C, A ed E, oltre a quelle del gruppo B; in più molti uniscono anche minerali utili come selenio, ferro e zinco, elementi importanti per la difesa da virus e batteri.
  • Per completare il giusto supporto possiamo assumere anche dei probiotici, sia a parte sia scegliendo integratori che li includono nella formulazione. Questi sono fondamentali per regolare al meglio il nostro intestino e, di conseguenza, garantire benessere all’intero organismo

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