Mestruazioni Dolorose: Cause e Consigli per Alleviare il Dolore

Salute

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Tutte le donne fanno esperienza delle mestruazioni nel corso della loro vita, ma ognuna in modo molto diverso dalle altre. Può capitare infatti che le mestruazioni non siano soltanto fastidiose, ma addirittura dolorose o perfino invalidanti, tanto da costringere a letto.

Non è facile o sempre possibile, però, prendersi una pausa una volta al mese per molti anni della vita: cerchiamo di capire allora quali possono essere le cause di un dolore così importante per trovare i rimedi più giusti.

Mestruazione dolorose: quale può essere la causa?

Le mestruazioni dolorose – dette in maniera più corretta dismenorrea – comportano almeno un dolore intenso al basso ventre, descritto spesso come dei crampi; spesso è accompagnato da stanchezza, nausea, se non addirittura vomito, mal di testa e sensazione di malessere generale.

Come leggiamo dal sito web del Gruppo San Donato, questa patologia «colpisce il 50-90% delle donne in età fertile e, nella maggior parte dei casi, è di origine primaria, cioè non è secondaria ad altre malattie».

Humanitas invece ci informa sulle classi di rischio: le donne che più probabilmente soffriranno di dolore mestruale sono:

  • Le ragazze giovani, sotto i 20 anni
  • quelle che hanno avuto il primo ciclo prima degli 11 anni
  • le donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare
  • donne che hanno mamme che a loro volta hanno sofferto di dismenorrea
  • le fumatrici

Bisogna poi distinguere se la dismenorrea sia legata o meno a patologie specifiche: un conto, infatti, è un dolore che, per quanto intenso si può gestire con farmaci e buone pratiche, un altro è una malattia dell’apparato riproduttivo, che può avere conseguenze anche sulla capacità di riproduzione. 

Queste patologie possono essere: l'endometriosi, l'adenomiosi, fibromi uterini, infezioni o stenosi della cervice uterina. È molto importante farsi visitare in maniera approfondita se si hanno dolori intensi o invalidanti, perché giungere a una diagnosi quando la donna è ancora giovane favorisce non solo la gestione dei sintomi, ma può evitare problemi di infertilità.

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Non per forza le mestruazioni devono essere dolorose: prova questi rimedi

Dato che le mestruazioni ancora oggi sono considerate quasi un tabù, certamente qualcosa di cui non si parla così volentieri, fin troppe donne ancora ritengono normale il dolore che sperimentano.

In realtà non è affatto così: la dismenorrea non deve essere vista come una condanna, perché – seppure non curabile, dato che dipende dall’equilibrio ormonale – è sicuramente possibile tenerne a bada i sintomi.

Per di più, nella maggioranza dei casi, il dolore intenso dopo i 20 anni diminuisce e nei casi fortunati scompare dopo il primo figlio.

In ogni caso, il primo passo da compiere è parlarne apertamente con il ginecologo che vi ha in cura, per individuare la terapia migliore. Questa generalmente comprende:

  • l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei, i FANS, che aiutano a contrastare il dolore
  • è molto utile l’integrazione di magnesio che riduce gli spasmi muscolari in fase pre-mestruale, ma anche durante le mestruazioni
  • è bene bere molto, in modo da ridurre l’entità delle contrazioni muscolari
  • altro rimedio casalingo è quello di utilizzare il calore per lenire il dolore: un tempo si consigliava una boule dell’acqua calda, oggi esistono cerotti riscaldanti applicabili a livello lombare o addominale
  • anche se sembra controintuitivo, fare attività fisica moderata è molto utile durante le mestruazioni, perché libera le endorfine nel cervello, aiutando a migliorare il tono dell’umore; ancora, favorisce la motilità intestinale e soprattutto riduce il dolore

Il vero cambio di gioco, però, arriva quando si introduce la pillola anticoncezionale estroprogestinica a basso dosaggio: questa infatti agisce sopprimendo l’ovulazione e di conseguenza limitando gli spasmi muscolari a questa legati, diminuendo drasticamente il dolore provato.

Ciascun ginecologo, vista la storia personale della donna che ha in cura e generalmente dopo aver richiesto alcuni esami del sangue, proporrà il contraccettivo più adatto, sia nella forma (esistono anche anelli vaginali) che nel dosaggio.